“Ci apprestiamo ad approvare una riforma, quella del mercato del lavoro, che il Paese aspetta da tempo. È un atto con cui, al di là degli steccati ideologici, si vuole rendere accessibile il mercato a chi non ha occupazione e a chi non ha nessun tipo di garanzie. Proprio per questo però, la riforma deve affrontare anche un tema fondamentale ad essa legata: la sicurezza sui luoghi di lavoro”. Lo ha dichiarato la senatrice del Pd Camilla Fabbri, presidente della commissione d’inchiesta sulle ‘morti bianche’, intervenendo in aula durante la discussione della legge delega sulla riforma del mercato del lavoro.
“Dal 7 luglio scorso – ha proseguito Fabbri – ci sono stati quasi 100 casi di morti sul lavoro, senza contare gli infortuni e senza contare che nel mese di agosto molte imprese sono ferme. Si tratta di un’emergenza che toglie dignità al lavoratore, un’emergenza che la politica non può ignorare limitandosi a commentare le tragedie. Per questo è necessario affrontarla ora. Punto di partenza deve essere l’educazione e la cultura alla prevenzione, veri valori aggiunti di un sistema economico moderno e vantaggioso per i cittadini”.
“In questo senso – ha detto ancora la senatrice Pd – le regole e le sanzioni non bastano; servono obiettivi da raggiungere attraverso la formazione e l’informazione. Ma soprattutto serve il contributo di tutte le forze politiche. L’articolo 1 della Costituzione sancisce il diritto al lavoro, diritto che però non può prescindere da quello alla salute e all’incolumità del lavoratore e delle lavoratrici. Per questo la politica non può permettere che nei momenti di difficoltà come l’attuale le imprese, per mantenersi competitive, taglino i costi sulla sicurezza ritenuti, a torto, differibili e anche, a volte, eccessivi. Non strumentalizziamo il futuro e la speranza dei lavoratori e delle lavoratrici di questo Paese – ha concluso Fabbri – non lasciamoli soli nella loro ‘insicurezza’”.

Ne Parlano