Il documento della minoranza Pd

Prima di tutto la responsabilità verso il Paese

La delega, così come modificata dall’emendamento del Governo, interviene solo su alcuni degli aspetti critici sostanziali che abbiamo segnalato, e non raccoglie punti rilevanti del documento della direzione del PD sul tema dell’articolo 18. Alcuni passi sono stati compiuti, ma non basta.
Noi ci sentiamo responsabili verso il Paese, che vive una profonda crisi economica e di fiducia, un Paese che ha bisogno di un Governo autorevole. Voteremo la fiducia, al Senato, perché l’obiettivo della battaglia che abbiamo sostenuto non è mai stata la caduta del Governo a guida democratica, né l’affossamento della Delega Lavoro, ma il suo miglioramento quanto ad aspetti essenziali.

Il maxiemendamento del Governo. Le luci: accolte alcune nostre richieste

Nel porre la questione di fiducia sulla Delega Lavoro il Governo ha introdotto alcune modifiche al testo approvato dalla Commissione del Senato, modifiche che procedono nella direzione da noi richiesta.

Alcune di queste correzioni erano contenute nei 7 emendamenti presentati da un gruppo di Senatrici e Senatori del Partito Democratico.
 In particolare:
 1) È stata esplicitata la volontà di superare le forme di assunzione precarie.

2) È stata manifestata la volontà di dare centralità al lavoro a tempo indeterminato, rendendolo più conveniente rispetto alle altre tipologie contrattuali.

3) È stato definito che, a fronte dei processi di ristrutturazione, l’eventuale cambiamento delle mansioni debba tutelare anche la condizione economica dei lavoratori.

4) È stata circoscritta l’estensione dell’uso dei voucher, al fine di evitare l’aumento esponenziale di nuovo lavoro precario.

Il maxiemendamento del Governo. Le ombre: suggerimenti non considerati

 Il Governo non ha fatto propri, e non ha permesso a noi di farlo votando i nostri emendamenti, alcuni temi cruciali

1) Mancano le priorità: i decreti legislativi per la costruzione di una rete sociale di protezione fatta di strumenti di politiche del lavoro passive, gli ammortizzatori sociali, e attive, i centri per l’impiego, devono precedere quelli sulla modifica delle tipologie contrattuali.

2) Non si prevedono adeguate garanzie per evitare l’invasività dei controlli a distanza nei confronti dei lavoratori.

3) Manca, soprattutto, una definizione di che cosa si intenda per contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti. I nuovi assunti a tempo indeterminato vedranno quindi ridotte le proprie tutele, rispetto ai vecchi assunti, in una misura e per un tempo non definiti.

4) L’emendamento del Governo non raccoglie contenuti essenziali del documento approvato dalla direzione del Pd, nella parte riguardante le tutele nei casi di licenziamenti per motivi disciplinari; per noi un obiettivo fondamentale.

Chiedere la fiducia sulla legge delega: un corto circuito istituzionale

La richiesta di fiducia su una legge delega crea un grave cortocircuito istituzionale. Il voto di fiducia priva il Parlamento delle sue prerogative, ovvero della possibilità di modificare e integrare i principi della delega, per migliorarla nei contenuti, rendendo chiari i propri indirizzi.

Il ricorso al voto di fiducia rende manifesta la difficoltà del Governo a consentire anche alla propria maggioranza di affrontare il dibattito parlamentare. Un aspetto, questo, per noi particolarmente preoccupante, e che non potrà essere riproposto alla Camera.

 Il confronto continua alla Camera

L’iter della delega non finisce qui. Abbiamo lavorato fianco a fianco, senatori e deputati, confrontandoci sul merito.
 La nostra battaglia ha consentito di conseguire alcuni primi risultati, con una riscrittura della delega che va oltre il testo varato dalla commissione Lavoro del Senato e lo migliora.
 Il testimone passa ora alla Camera dei Deputati dove ci batteremo con determinazione perché la delega faccia ulteriori significativi passi avanti.

 Senatori:
GUERRA MARIA CECILIA
GATTI MARIA GRAZIA
FORNARO FEDERICO
CHITI VANNINO
CORSINI PAOLO
GOTOR MIGUEL
LAI SILVIO
MIGLIAVACCA MAURIZIO
PEGORER CARLO
D’ADDA ERICA
ALBANO DONATELLA
BROGLIA CLAUDIO
CUCCA GIUSEPPE LUIGI SALVATORE
DIRINDIN NERINA
FILIPPI MARCO
GIACOBBE FRANCESCO
LO MORO DORIS
MANASSERO PATRIZIA
MANCONI LUIGI
MARTINI CLAUDIO
MICHELONI CLAUDIO
MUCCHETTI MASSIMO
PUPPATO LAURA
SONEGO LUDOVICO
TRONTI MARIO
TURANO RENATO

 Deputati membri della Direzione PD:
AGOSTINI ROBERTA
AMENDOLA ENZO
CAMPANA MICAELA
D’ATTORRE ALFREDO
DAMIANO CESARE
EPIFANI GUGLIELMO
FASSINA STEFANO
STUMPO NICO
ZOGGIA DAVIDE