‘Come gruppo del Pd al Senato votiamo a favore della mozione di maggioranza perché condividiamo lo spirito europeista e anche lo sforzo di innovare la rotta di questa Europa, contenuti nella comunicazione del Premier. L’aspetto principale del discorso di Renzi è il nesso, dichiarato e consapevole, tra le grandi questioni: energia e sostenibilità, geopolitica, crescita economica, riforme. Un nesso prezioso, che rappresenta il cuore del problema’. Lo dice il senatore Claudio Martini, vicepresidente vicario del gruppo del Pd, che è intervenuto in dichiarazione di voto nell’Aula del Senato. ‘Condividiamo – prosegue Claudio Martini – la posizione italiana di mantenere ambizioni massime sulle questioni energetiche e di continuare a fare della crescita il tema centrale del nostro lavoro. E’ l’obiettivo indispensabile per uscire dalla recessione e per ricostruire un rapporto di fiducia con i cittadini. I dati economici europei, americani, giapponesi sono preoccupanti: questi dati sono per noi un punto di partenza e non sono un caso, ovviamente. C’è stata una politica (quella dell’austerità) ed una visione dell’Europa (quella dell’Europa minima). Oggi serve un’altra visione dell’Europa: che promuova un dinamismo generalizzato; che affronti il tema della disoccupazione giovanile; che riduca il debito per la via giusta. Senza crescita anche l’innovazione e la competitività calano e ne risente la stessa sostenibilità dei debiti pubblici. Le proposte ci sono. Ci vuole più volontà politica e più decisione politica. Potrebbe servire anche un meccanismo comunitario che preveda incentivi per accelerare le riforme, a fronte di impegni seri dei governi e del mantenimento dei cronoprogrammi. Questo non significa trascurare il debito e l’obbligo di rientrare. L’Italia – conclude Martini – propone una politica nuova e il giusto mix tra crescita, qualità dello sviluppo, riforme’.

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