Il presidente del Consiglio ha indicato un percorso fondamentale per futuro del nostro Paese e dell’Unione: un new deal europeo, di consolidamento dell’Unione economica e monetaria, ma anche un new deal che non subordini scelte di austerità di bilancio al compito politico e istituzionale dell’Europa di sostegno alla crescita economica e sociale e al miglioramento delle condizioni di vita dei cittadini’. Lo ha dichiarato la senatrice del Pd Nadia Ginetti intervenendo in aula nel corso del dibattito successivamente alle dichiarazioni del premier. ‘Il metodo dovrà essere quello della governance multilivello, dove ognuno è chiamato a fare la propria parte: la Commissione europea con adeguate politiche di crescita e adeguati stanziamenti (e i 300 miliardi di euro in tre anni sono un primo passo); la Banca centrale europea con maggiori liquidità per le imprese (e i 27 miliardi per l’Italia sono un aiuto che auspichiamo arrivi in concreto a sostenere il credito all’economia reale); l’Italia e le Regioni, anche nella necessità di riorientare l’utilizzo del nuovo ciclo di programmazione dei fondi strutturali 2014-2020. Tali interventi servono a realizzare quelle riforme strutturali necessarie a rendere maggiormente competitivo il sistema, e affrontare gli squilibri territoriali e macroeconomici che continuano a caratterizzare il nostro paese Italia’. ‘La mera austerità – ha concluso Ginetti – non ha saputo valutare in anticipo le conseguenze e la ricaduta che si sarebbe prodotta sui fattori di dimensione sociale, come la disoccupazione e l’impoverimento, obiettivi strategici da sanare che diventano oggi in Europa debiti politici’.

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