Riduzione dei tempi e del contenzioso, separazione e divorzio brevi con minori costi
‘Da troppo tempo sentiamo dire che in Italia la giustizia, e ancor più la giustizia civile, è malata. Una disfunzione che, innegabilmente, frena il Paese e scoraggia le imprese, la cui inefficienza causa perdita di competitività, oltre a bloccare gli investimenti dei capitali dall’estero. Con l’approvazione di questo decreto è finalmente cambiato l’ordine di priorità e la giustizia civile viene messa al primo posto’. Lo ha detto la sen. Rossana Filippin in dichiarazione di voto per il Pd in aula nel corso del dibattito sul ddl di riforma del processo civile. ‘Non possiamo e non vogliamo dire – ha proseguito – che ora così sono stati risolti tutti i problemi della giustizia. No. Occorre un intervento organico e completo, un percorso che è contenuto nel complesso dei 7 provvedimenti previsti dal governo. Dovremo infatti semplificare la normativa, riorganizzare il sistema e l’ordinamento, ridurre i riti, perchè solo con una riforma seria della giustizia possiamo permettere all’Italia di proporsi, anche in Europa, come un Paese credibile e moderno’. ‘Sono molti gli strumenti nuovi per ridurre il contenzioso civile contenuti nel provvedimento – ha concluso Filippin – dal ruolo anche degli avvocati con la negoziazione assistita alla semplificazione e riduzione delle liti, anche attraverso norme più severe contro quelle temerarie. E poi c’è la parte relativa alla separazione e al divorzio che consentirà a 200 mila persone ogni anno di avere tempi più veloci e certi, con minori costi economici e personali, e non dovranno più salire le scale di un tribunale. Ora serve proseguire su questa strada, serve il coraggio del legislatore sul diritto di famiglia e sulle unioni civili. Questo è il primo passo, poi verranno anche gli altri’.

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