Lo Stato deve investire e dimostrare di essere efficiente nella gestione
‘Il disegno di legge di modifica del Codice Antimafia che presentiamo oggi e che abbiamo depositato alla Camera e al Senato è importante soprattutto perché estende anche ai corrotti la confisca dei beni prevista per i mafiosi e perché propone una riforma dell’Agenzia nazionale e delle procedure sul sequestro dei beni, due esigenze espresse da più parti e due questioni più che mai attuali’. Lo dice il senatore Franco Mirabelli, capogruppo del Pd nella Commissione Antimafia e primo firmatario del disegno di legge al Senato. ‘Oggi presentiamo – ha proseguito Mirabelli – il frutto di un lavoro condiviso da tutta la Commissione Antimafia nel corso di quest’anno e lo facciamo in un momento in cui è molto attuale per due ragioni: primo, perché si interviene a dare risposte sul tema del sequestro dei beni, secondo perché si è deciso di estendere la confisca anche ai corrotti. Sul tema della confisca l’esperienza ci dice che c’è bisogno di modificare la legge attuale, di migliorare le procedure e di investire di più sull’utilizzo e soprattutto sulla gestione delle aziende confiscate, per evitare di mandare il messaggio sbagliato che lo Stato non riesce laddove invece la cupola mafiosa funziona. L’altro tema è ancora più attuale: si propone infatti di estendere a gran parte dei reati di corruzione le norme che valgono per i reati di mafia, soprattutto in termini di prevenzione, sequestro e confisca dei beni. E’ un segnale importante – conclude Mirabelli – che la Commissione Antimafia dà per la lotta alla corruzione’.

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