‘La condanna politica del gruppo del Pd al Senato sulle gravi affermazioni del sen. Roberto Calderoli su Cecile Kyenge è stata più volte espressa pubblicamente, con parole forti e nette. Anche nell’Aula del Senato in un ampio dibattito e con l’iniziativa del Pd di una mozione di censura’. Così il capogruppo del Pd in Giunta delle elezioni e immunità parlamentari, Giuseppe Cucca, che aggiunge: ‘Il gruppo del Pd in Giunta conferma convintamente quel giudizio politico. La Giunta delle immunità non è però un organo politico bensì giurisdizionale. Non deve quindi esprimere valutazioni politiche ma giudizi di natura giuridica. I suoi componenti devono attenersi al rispetto del principio di legalità e sono chiamati ad assumere comportamenti conseguenti’.
 ‘Nelle gravi parole di Calderoli sussistono tutti gli estremi del reato di diffamazione, perseguibile solo a querela di parte che però non è stata presentata. Successivamente al senatore Calderoli e’ stata contestata anche l’istigazione all’odio razziale che invece è perseguibile d’Ufficio. La Giunta delle immunità – che è, lo ripeto, organo giurisdizionale e non politico – ha ritenuto che la fattispecie dell’istigazione all’odio razziale non sussistesse. Resta intatta – conclude Cucca – la gravità della frase del senatore Calderoli che, pur pronunciata nel corso di un comizio, è sicuramente diffamatoria. Reato per il quale, tuttavia, in assenza di querela, mancavano le condizioni di procedibilità’.

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