“Ad ogni livello, la Lega si distingue per una pregiudiziale ostilità alla tutela e alla promozione dei luoghi in cui le donne producono pensiero, cultura e pratiche di libertà ed eguaglianza. Oggi tocca di nuovo alla Casa internazionale delle donne di Roma, oggetto dell’ennesimo attacco da parte della consigliera regionale Laura Corrotti che, per criticare una legittima e doverosa iniziativa della Regione a sostegno della Casa, mistifica la situazione con gravi inesattezze. Sarebbe bastato alla consigliera della Lega approfondire i documenti presentati dalla Casa internazionale delle donne, in allegato al ricorso al Tar depositato nel 2018, per tentare di rispondere al Comune di Roma in merito alla revoca della concessione. Come è noto a tutti, da moltissimi anni la casa offre aiuto, assistenza e sostegno alle donne vittime di violenza e in difficoltà”. Lo dichiara la senatrice del Pd Monica Cirinnà che sottolinea: “La Regione Lazio non ha mai prodotto un atto, una documentazione in cui si parla di 700 mila euro. La valutazione del valore delle attività complessivamente svolte dalla Casa, pari a circa di 700 mila euro, è stata fatta dagli uffici del patrimonio del Comune di Roma, dopo un sopralluogo alla Casa delle donne, documentata in una bozza di delibera, che però non ha avuto seguito perché è caduta la giunta. Tale valutazione è stata successivamente ripresa dal Prof. Croce dell’Università di Pisa”, continua Cirinnà. “Invece, i 90 mila euro di cui parla la consigliera Corrotti sono previsti in una delibera della Regione Lazio n. 936 del 28 dicembre del 2017, che è antecedente alla revoca della concessione, la n.441 dell’agosto del 2018 in cui si fa riferimento al grande interesse pubblico che ha la Casa internazionale delle Donne. Infatti la Casa è un presidio di grande valore, valore che la sindaca Raggi ha colpevolmente negato e misconosciuto”. Ora aspettiamo lo studio dell’Asvis (alleanza Italiana per lo sviluppo sostenibile) che misurerà il valore economico delle attività svolte dall’associazione”, conclude Cirinnà.


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