“Ennesima figuraccia M5S. Nonostante il monocolore che governa la Capitale, i grillini non solo non hanno raggiunto la maggioranza dei 2/3 necessaria alla modifica dello Statuto, ma hanno addirittura perso 2 voti. Resta il fatto che a Roma è in atto una pericolosa regressione culturale e istituzionale, in particolare contro le donne. Le modifiche dello Statuto comunale previste dalla Giunta Raggi fanno terra bruciata delle tante conquiste raggiunte nelle precedenti amministrazioni, conquiste difficili e importanti tutte finalizzate a garantire l’equa presenza e l’attività politica delle donne”. Lo dichiara la senatrice del Pd Monica Cirinnà.

“Svilire la Commissione delle Elette e abolire il vincolo del 50 e 50 di presenza di genere in Giunta -aggiunge – è una decisione grave e inaccettabile. Nel corso dei tanti mandati svolti al Consiglio comunale di Roma ho contribuito a costituire ed ho presieduto la Commissione delle elette così come ho inchiodato, con l’intervento della magistratura, per ben due volte la Giunta Alemanno al rispetto della rappresentanza di genere tra gli assessori”.

“Sfido, quindi, la sindaca Raggi e i consiglieri M5S a un confronto pubblico sull’argomento per sapere come intendano spiegare tali scelte e sostenere l’insostenibile – conclude Cirinnà –  Cosa ancor più triste è che a compiere questa operazione contro le donne sia la prima sindaca che la città ha avuto. Confesso che quando la Raggi è stata eletta ho sperato che la sensibilità, il senso pratico e il coraggio, spesso elementi fondanti dell’attività politica delle donne, fossero anche la sua cifra. Devo ricredermi, purtroppo, anche questo cambio dello Statuto e il gravissimo sfratto della Casa Internazionale delle Donne, sono atti che dimostrano l’assoluta mancanza di cultura politica femminile e di visione positiva della valorizzazione delle esperienze delle donne in politica e nella società. Tali elementi di grande valore sono totalmente estranei alla Sindaca, alla sua Giunta, al Movimento 5 Stelle”.