“E’ in corso a Gedda la finale di Supercoppa italiana tra Juventus e Milan. Una partita che in tante e tanti avevamo chiesto alle due società di non disputare. Troppo gravi e inaccettabili le discriminazioni subite dalle donne in Arabia Saudita e la violazione dei diritti civili e libertà personali”. Lo dichiara la senatrice Pd Valeria Fedeli. “Così come le condizioni poste nei confronti delle tifose donne relegate in appositi settori dello stadio e abilitate ad accedervi solo se accompagnate da familiari maschi. Proteste che forse hanno contribuito a piccoli passi avanti rispetto alle modalità di accesso allo stadio. La Lega di Serie A, attraverso il presidente Micciché, ha infatti comunicato che le donne saranno libere di entrare da sole e che, al loro ingresso in campo, le squadre saranno accompagnate, come accade anche in Italia, da bambini e soprattutto bambine. Vanno quindi sottolineati questi piccoli progressi in un Paese, come l’Arabia Saudita, dove i diritti umani vengono calpestati e le donne pesantemente discriminate. Se queste aperture non resteranno solo un episodio isolato – prosegue Fedeli – allora aver voluto giocare la partita a Gedda, nonostante le numerose perplessità in merito, sarà stato utile. E’ comunque fondamentale che il mondo del calcio si assuma sempre le proprie responsabilità derivanti dai valori dello sport di rispetto, inclusione e non discriminazione”.


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