Sabato 18 aprile ricorrevano i 72 anni dalle prime elezioni politiche dopo l’entrata in vigore della nostra Costituzione (1 gennaio 1948) e il referendum del 2 giugno del ’46 con il quale, per la prima volta, le donne parteciparono al voto determinando la nascita della Repubblica. In un Paese ancora materialmente piegato dalla tragedia della guerra, la forza dei principi fondamentali di libertà, pace e uguaglianza contenuti in quello splendido testo che è ancora oggi la nostra Costituzione, avevano presto risollevato lo spirito di milioni di italiane e italiani e posto le condizioni per uno sforzo collettivo mirato non solo alla ricostruzione delle città e delle infrastrutture crollate sotto i bombardamenti, ma soprattutto alla costruzione di una nuova società sia in Italia che in Europa.
Uno slancio di cui le donne furono protagoniste già dai tempi della Costituente alla quale parteciparono in 21, donne diverse per storia e sensibilità ma capaci, insieme, di sfidare resistenze e pregiudizi, di arricchire di qualità politica la nostra Carta con competenza e tenacia, e avviando quella lunga marcia verso l’uguaglianza tra donne e uomini che proprio dall’articolo 3 trae il proprio fondamento.


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