“Bene ha fatto il ministro della Salute Roberto Speranza a chiedere formalmente al Consiglio superiore di Sanità un aggiornamento del parere sull’aborto farmacologico. L’ultima volta il Css si era espresso nel 2010. E’ chiaro che la governatrice dell’Umbria Donatella Tesei, d’intesa col senatore Pillon, dà un’interpretazione strumentale e punitiva della legge 194 e delle sue linee guida e così ha abrogato la delibera della precedente amministrazione regionale umbra che consentiva il day hospital, costringendo le donne a stare in ospedale 3 giorni. Su questa vicenda è opportuno mantenere alta la guardia, non permetteremo alla governatrice dell’Umbria di riportare le donne indietro di 50 anni”. Lo dice la senatrice del Pd Valeria Valente.


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