“Domenica sera a Portici (Napoli), Maria Nicolai è morta per mano del compagno che si è poi tolto la vita. È l’ennesimo e allarmante caso di femminicidio – suicidio che si verifica nelle ultime settimane. Nelle prime ore il racconto della vicenda sembrava molto legato a una condizione di stress post traumatico da Covid dell’uomo (cosa che comunque non sarebbe stata una scusante). Man mano che trascorre il tempo inizia a delinearsi un quadro diverso: l’omicida non era d’accordo con la scelta della sua compagna di trascorre le vacanze nella sua regione d’origine da sola. Il movente è quindi più chiaramente il possesso, anche Maria Nicolai è morta perché aveva osato compiere una scelta indipendente”. Lo dice la senatrice del Pd Valeria Valente, presidente della Commissione Femminicidio, eletta a Napoli.
“È evidente – prosegue Valente – che tutte le volte che una donna viene uccisa da un uomo nell’ambito di una relazione c’è sempre, al di là di quello che può essere elemento scatenante, una disparità di potere in cui lei non è libera di decidere per se stessa ed è considerata dall’uomo una sua proprietà personale.
Dovremmo tutti imparare a riconoscere meglio i segnali, osservando questi episodi con uno sguardo più attento e sensibile al tema della violenza sulle donne”.


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