La nostra base capisce le difficoltà di questa fase politica e anche la
necessità costruire un`alleanza stabile coi 5 Stelle per governare l`Italia». Il tesoriere del Pd, Luigi Zanda, pesa bene ogni parola: sottolinea la difficoltà di votare il taglio dei parlamentari senza le modifiche necessarie alla Costituzione ma rivendica la cifra del Pd: «Siamo la spinta europeista di questo governo». Zingaretti lo ha detto in modo chiaro: il Pd punta ad un accordo stabile con i 5 Stelle. E` la strada giusta?
Per risponderle vorrei ampliare il ragionamento. Quando abbiamo deciso di entrare nel governo Conte bis, alleati con i 5 Stelle e con Leu, abbiamo preso una decisione politica importante, che va letta in due modi: è stata una decisione necessaria, per garantire all`Italia di non cadere nelle mani di una destra antieuropeista, nazionalista e molto pericolosa come è quella di Matteo Salvini; ma è stata anche una decisione di prospettiva.
Quindi l`alleanza stabile era l`intenzione già al momento della nascita del governo?
Con l`alleanza di governo insieme a questi partiti, il tentativo è sempre stato quello di avviare una nuova fase, nella quale poter costituire in modo stabile un`alleanza di centrosinistra. Ovviamente per tutti noi sono chiare le difficoltà: abbiamo con 5 stelle diverse opinioni su questioni anche molto ri- levanti, ma io penso che il confronto sia stato bene avviato.
Eppure i 5 Stelle proprio sul Pd si sono più accaniti, negli anni scorsi. Si riuscirà a far passare questa linea a livello di base e di circoli?
Io posso risponderle con la mia esperienza e le dico che questi interrogativi e riflessioni riguardano tutti, sia gli elettori del Pd che quelli dei 5 Stelle, e forse anche quelli che oggi guardano ad Italia Viva. Io in queste settimane ho molto girato l`Italia e mi sono confrontato con molti militanti e dirigenti locali e la sensazione che ne ho ricavato è che ci sia in loro una profonda comprensione dell`attuale fase politica e delle sue difficoltà. Le dico anche di più: molti militanti ci dicono che avremmo dovuto fare l`alleanza coi 5 Stelle sin dall`inizio della legislatura e non permettere che finissero tra le braccia della Lega.
E` d`accordo anche con il superamento della figura del segretario che è anche candidato premier?
Francamente do a questa modifica statutaria molta meno importanza di altri. Se ci sono le condizioni, il segretario di un grande partito è candidato premier apre- scindere dal fatto che lo preveda lo Statuto del partito ed è successo molte volte anche in passato.
A proposito di premier e candidati: a Porta a Porta è andato in onda lo scontro tra Matteo Salvini e Matteo Renzi. Lo ha visto?
Solo una parte. Mi è sembrato un bel battibecco tra due personalità politiche forti, che amano i partiti governati da un capo e che se le sono date di santa ragione, ciascuno con i propri torti e le proprie verità.
Mi sembra di capire che non le sia piaciuto.
Devo dirle che apprezzo di più la politica fatta in altro modo: più ragionata, in cui gli argomenti vengono esposti in modo chiaro e con tranquillità. In sintesi, preferisco che il confronto avvenga tra le idee e non amo il battutismo.
Cosa pensa di Italia Viva?
Non mi permetto di dare giudizi, le dico solo che la scissione mi ha molto addolorato e anche sorpreso. Nel mio vocabolario politico non esiste la parola scissione e questo è il mio stato d`animo attuale.
C`è spazio per un`alleanza, parallela a quella coi 5Stelle?
L`alleanza parlamentare già c`è e del resto è naturale, visto che siamo stati insieme fino apoche settimane fa.
Per ora, coi 5 Stelle il confronto parlamentare però è complicato.
Il Pd ha digerito a fatica il taglio dei parlamentari, per esempio… Il taglio dei parlamentari è una misura molto ragionevole, ma andava sostenuta in altro modo e in altri tempi. Andava fatta in contestualità con le modifiche dei regolamenti parlamentari, la modifica di Costituzione nelle sue parti connesse al numero dei parlamentari e la modifica della legge elettorale. Invece il taglio è stato votato alla Camera senza questi requisiti, perchè è stato posto come condizione essenziale per formare il governo.
Una sorta di do ut des?
Riconosco che il nostro voto favorevole è stato dato come condizione perla stabilità del governo, penso però anche che i 5 Stelle abbiano fatto un grave errore nell`imporre questa condizione.
In questo modo i 5 Stelle hanno dato una loro connotazione al governo. Il Pd può dire lo stesso?
Questo governo è nato in quadro politico molto difficile e in una situazione economica che non lascia grandi spazi. Prenda l`attuale manovra: si è deciso di non aumentare l`Iva e di non rimodularla, aumentandola su alcuni prodotti e diminuendola invece su altri più popolari. Se su una manovra da 29 miliardi se ne impegnano 23 per non modificare l`Iva, c`è poca possibilità di esprimere una linea politica. La nostra cifra, però, è chiara.
Quale sarebbe?
Gliela sintetizzo in questo modo: diminuire le disuguaglianze, occuparsi molto di aree meno favore- voli del Paese a partire dal mezzogiorno, sostenere ricerca scientifica, cultura e scuola, che sono il più grosso investimento per il futuro dei giovani e dell`Italia. La nostra sarà una politica marcatamente europeista, che abbiamo confermato con le nomine: l`ex eurodeputato Roberto Gualtieri al ministero dell`Economia; l`ex premier Paolo Gentiloni come commissario europeo e David Sassoli alla presidenza del Parlamento europeo.
Lei sta insistendo perchè il premier Conte riferisca sul Russiagate, perchè?
E` necessario che si chiarisca il contenuto delle conversazioni tra il ministro della giustizia statunitense Barre i nostri servizi segreti, perchè sono avvenute in una fase molto delicata della politica americana. Siamo vicinissimi alle presidenziali ed è in atto unaprocedura di impeachment contro l`attuale presidente, Donald Trump. Ma sono certo che Conte sarà in grado di dare tutti i chiarimenti in modo limpido e completo.


Ne Parlano