“La rediviva sindaca di Roma Virginia Raggi chiede la verifica degli atti firmati da Raffaele Marra, meglio tardi che mai, verrebbe da dire, ma chi la farà? Il fratello dirigente promosso da Marra? O la sorella funzionaria? Magari la stessa Raggi che tanto ha difeso l’ex vice capo di Gabinetto poi messo a capo del Personale permettendogli di utilizzare il suo ruolo per ‘affari’ di famiglia? L’unica certezza, il dato incontestabile, è che da sei mesi in Campidoglio si litiga su incarichi e poltrone, emergono illeciti e sospetti inquietanti e si commettono irregolarità ed errori amministrativi da dilettanti allo sbaraglio, quando non si tratta di malafede come nel caso di Marra e Muraro. E la città, senza guida, continua la sua triste agonia”.
È quanto scrive il senatore del Partito democratico Stefano Esposito.


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