“Frastornato, sgomento. Non riesco a trovare altre parole per definire lo stato d’animo che provo vedendo l’immagine di Antonio Razzi, compiaciuto e sorridente di fianco a Bashar al-Assad, il tiranno siriano, capo di un regime sanguinario, responsabile del massacro di centinaia di migliaia di civili del suo stesso popolo”.
E’ quanto scrive in un comunicato il senatore del Partito democratico Daniele Borioli.
“Un despota che ha sulla coscienza vecchi, donne, bambini – sottolinea l’esponente pd – che si autocelebra, sorridente, rimbalzando la propria immagine in compagnia di un parlamentare italiano, la cui immagine è stata molto amplificata e persino resa “amica” in questi anni dalla satira di Maurizio Crozza. Niente di personale, ma sul piano politico e istituzionale è lecito chiedersi se il senatore Razzi sia consapevole della portata del suo gesto, se egli sappia distinguere il confine che separa la necessità delle relazioni diplomatiche dall’ostentazione pubblica di un atteggiamento benevolo nei confronti di un dittatore che rappresenta l’esatto opposto dei valori di democrazia e libertà sottesi alla funzione di un parlamentare italiano”. “Ed è lecito chiedersi se sia consapevole dello “scandalo” che egli mette in scena, come rappresentante di uno schieramento politico che da un lato chiede a gran voce “rigore e restrizioni” nell’accoglienza dei migranti – conclude Borioli – e dall’altro invia un suo membro a gigioneggiare con uno dei principali colpevoli dell’esodo verso l’Europa del popolo siriano”.


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