“Non bastava la voglia di decidere lui, da ministro, chi arrestare, potere che la Costituzione tiene per fortuna lontano dalle mani della politica.
Non bastava la delegittimazione, per fortuna stroncata da Mattarella, di una sentenza che impone al suo partito di restituire ai contribuenti 49 milioni incamerati con quella che per un tribunale è stata una truffa.
Oggi compie un altro salto di livello la guerra di Salvini contro lo stato di diritto e le regole della democrazia liberale.
Erano intimidatorie e gravi le sue dichiarazioni sulla scorta di Saviano. Doppiamente intimidatoria e grave è la sua scelta odierna di querelarlo su carta intestata del ministero.
Saviano è un uomo di cultura e uno scrittore con cui spessissimo sono in dissenso.
Ma la sua voce deve assolutamente restare libera e non minacciata.
Il sistema del colpirne uno per educarne cento è inaccettabile.
Chiunque ha a cuore la libertà faccia sentire la sua voce contro questo osceno atto di protervia”. Lo scrive su Facebook il senatore del Pd Dario Parrini.


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