Inviare all’Iran segnali chiari e precisi di disapprovazione e condanna da parte dell’Italia della sistematica violazione dei diritti umani che avviene nel paese. E’ quanto chiede al ministro degli Esteri la senatrice del Pd Stefania Pezzopane, con un’interrogazione sottoscritta anche dai colleghi Pd Cociancich, Cardinali, Ginetti, Amati, Mattesini, Manassero, Pagliari e Orellana (Aut).

“La situazione dei diritti umani in Iran continua ad essere drammatica – scrive Pezzopane nell’interrogazione – Dal giugno 2013, data di insediamento di Hassan Rouhani, sono state condannati a morti e impiccate oltre 3 mila persone, di cui 87 solo nel mese di gennaio 2017. Negli ultimi mesi la stampa locale ha segnalato numerose gravi violazioni dei diritti umani da parte delle autorità statali, con condanne alla lapidazione, all’amputazione degli arti e alla pena della frusta per episodi di modesta gravità. Ora molti cittadini iraniani sono detenuti nel campo di Ashraf, accusati di fare propaganda a favore dei Mojahedin del popolo o di avere legami di parentela con i componenti della resistenza iraniana. Il 19 dicembre 2016 l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha condannato il regime iraniano per la sistematica violazione dei diritti umani ma, nonostante questa 63a condanna da parte di organismi internazionali nei confronti del regime teocratico, l’Iran non ha mostrato alcun segno di ravvedimento, continuando a violare in modo sistematico i diritti umani. Per questo chiediamo al governo di adottare ogni iniziativa utile ad ottenere un miglioramento delle condizioni dei diritti umani in Iran e di inviare al paese segnali chiari e decisi di disapprovazione e condanna da parte dell’Italia, anche attraverso sanzioni commerciali. A questo scopo chiediamo anche di rinviare nuovamente al Consiglio di sicurezza dell’ONU il fascicolo relativo alla situazione dei diritti umani nel regime iraniano, chiedendo espressamente di processare le autorità iraniane per i crimini contro l’umanità compiuti con il genocidio dei 30 mila prigionieri politici nel 1988”.

 

 


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