“Il 15 luglio la Polizia di Torino, coordinata dalla Procura e in collaborazione con l’Ucigos, ha sequestrato nel Nord Italia un arsenale da guerra comprensivo di fucili da assalto e un missile aria-aria, denunciando come le armi fossero nella disponibilità di persone riconducibili all’estrema destra. Su questa vicenda noi abbiamo presentato un’interrogazione parlamentare, per chiedere conto al governo proprio della libertà, sul territorio italiano, delle associazioni di estrema destra. Il giorno dopo il ministro Salvini ha annunciato che si trattava di nazionalisti ucraini che stavano preparando un attentato proprio contro il titolare del Viminale. La notizia, tuttavia, non è stata confermata e oggi l’ambasciatore d’Ucraina in Italia Yevhen Perelygin ha scritto al ministro Salvini per chiedergli di confermare o di smentire le minacce ricevute, per l’allarme procurato in Ucraina e nella comunità ucraina in Italia dall’eventualità di un attentato al ministro dell’Interno da parte di un ‘fantomatico gruppo ucraino’. Salvini sta rispondendo all’ambasciatore allarmato? Come mai ha parlato di una minaccia così grave di cui non c’è conferma? E’ quanto gli chiediamo con un’interrogazione parlamentare”. Lo dice la senatrice Roberta Pinotti, responsabile sicurezza del Pd.


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