“L’Italia si appresti a riconoscere Guaidó, presidente dell’Assemblea Nazionale, come presidente ad interim, poiché è l’unico che in questo momento ha la credibilità e legittimità di convocare elezioni libere e democratiche, e che può mettere fine alle violenze continue perpetrate dal regime di Maduro. Questa è la posizione di tutti gli altri Paesi dell’Unione Europea. Una posizione equilibrata, in linea con la Costituzione venezuelana, che riconosce il valore della democrazia e punta a dare la parola al popolo venezuelano. Questo è ciò per cui ha votato il Parlamento europeo con larghissima maggioranza, ma con l’astensione di Lega e M5S. Ed è ciò che ha già fatto una grande maggioranza degli Stati europei. L’Italia ha bloccato ben due volte un riconoscimento europeo, coordinato dall’Alto Rappresentante Federica Mogherini, e con il supporto costante di Antonio Tajani e Donald Tusk”. Lo ha detto il senatore del Pd Gianni Pittella, capogruppo in Commissione Politiche europee, intervenendo in Aula a Palazzo Madama. “Per colpa anche delle divisioni all’interno della stessa maggioranza di Governo, l’Italia continua a combattere una battaglia solitaria, che isola il nostro Paese ulteriormente all’interno dell’Unione Europea, e che abbandona i tanti italo-venezuelani che chiedono un segnale forte da parte del nostro Governo. È necessario – conclude Pittella – che il Governo assuma per intero le sue responsabilità internazionali e definisca chiaramente da che parte deve stare l’Italia: quella dell’Unione Europea, dell’Alleanza atlantica, della libertà e della democrazia”.


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