‘Sulla Turchia il ministro Bonino ha espresso una leadership importante, una linea politica lungimirante, sfidando anche l’impopolarità del momento. E’ un fatto vero e giusto, piazza Taksim non è piazza Tahrir’. Così il senatore Giorgio Tonini, vice presidente del Partito Democratico e capogruppo in Commissione Esteri in replica all’informativa sulla Turchia del ministro Emma Bonino. ‘In politica estera sono fondamentali i punti di riferimento chiari e di lungo periodo – ha sottolineato l’esponente pd – ma questo non significa che la politica non debba lasciarsi attraversare dalle emozioni e manifestare riprovazione e condanna per abusi perpetrati a danno di chi manifesta dissenso, come nel caso delle proteste a Istanbul ed Ankara. C’è inoltre il rischio di un’involuzione che desta le preoccupazioni di quanti credono in un percorso democratico e di integrazione del Paese perché la democrazia non è solo vincere le elezioni, ma è rispettare le minoranze. ‘Non è un caso che il pericolo di involuzione si sia manifestato quando è impallidito il processo di integrazione della Turchia in Europa è un gran bene quindi che il governo italiano con la ministra Bonino, si sia battuto per riaprire alla Turchia la prospettiva europea. E’ nel nostro interesse tenere aperta questa porta tra Europa e Medioriente. Non solo: la linea unitaria sull’allargamento è stato il più importante successo della politica estera comune europea’. ‘Quando l’Europa si apre e propone al mondo la sua prospettiva di integrazione è autorevole e forte – ha concluso Tonini – la politica sulla Turchia è un elemento di unità tra le forze politiche che sostengono insieme il governo Letta e sono certo che rimarrà un punto condiviso di quel bipolarismo convergente che, anche grazie all’incoraggiamento del presidente Napolitano, siamo riusciti a costruire’.

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