“È morta Helin Bolek, del gruppo musicale turco Grup Yorum, dopo 288 giorni di sciopero della fame. Helin aveva iniziato la sua iniziativa non violenta per chiedere la fine della revoca del divieto ad esibirsi che dal 2016 è stato imposto a lei e ai compagni del suo gruppo e la fine delle azioni che in questi anni a più riprese hanno portato alla devastazione del centro culturale sede del gruppo musicale. La morte di Helin non può restare in silenzio. È dovere della comunità internazionale chiedere che in Turchia e ovunque vengano rispettati i diritti umani e i diritti degli oppositori politici”. Così in una nota il Senatore Pd Francesco Verducci, vice presidente Commissione Cultura del Senato.

“La permanenza nelle carceri turche – prosegue Verducci – di giornalisti e intellettuali rei di aver espresso le proprie opinioni e di esponenti politici, come il leader curdo Demirtas, rei di professare le proprie idee si configura come una gravissima violazione dei più basilari principi democratici”.

 


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