‘Il Governo italiano non rinnovi il ‘memorandum’ con la Libia. Il Parlamento deve essere coinvolto su un tema così enorme e dirimente per il nostro Stato di Diritto. Quel ‘memorandum’ può esistere solo se riscritto alla luce degli avvenimenti tragici venuti alla luce, in particolare le denunce contro l’operato della cosiddetta Guardia Costiera libica presso la Corte europea dei diritti dell’uomo. L’Italia non può nascondersi. Una grande democrazia non può farlo. Dopo le reiterate prese di posizione Onu sui campi-lager libici in cui sono imprigionati migliaia di migranti, oggi ci sono le prese di posizione del Commissario dei diritti umani del Consiglio d’Europa, di ‘Amnesty International’, di ‘Medici senza frontiere’ che chiedono con forza che l’Italia non sia complice delle violazioni dei diritti umani che avvengono in Libia. Cosa altro serve ancora per fare in modo che il Governo italiano affronti a viso aperto la questione del ‘memorandum’? Lo si faccia con urgenza. E il Parlamento italiano, finora non coinvolto in alcun modo come denunciano da mesi importanti giuristi, deve potersi pronunciare in merito nel pieno delle sue funzioni.’ Così in una nota il Senatore Francesco Verducci, della Direzione nazionale Pd.


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