‘Credo che, di fronte a quanto succede nel nostro paese, con la crisi di molte grandi e piccole imprese, e con l’Istat che anche oggi ci dice quanto alto sia il tasso della nostra disoccupazione, sia sinceramente un errore indire uno sciopero alla Rai solo perchè si vuole una razionalizzazione dell’azienda che renda il servizio pubblico migliore e più efficiente. Ho grande rispetto per il sindacato ma penso che la Rai debba contribuire, anche attraverso una legittima discussione, a rispondere positivamente a quella domanda di riforme che i cittadini, anche con il voto del 25 maggio, ci chiedono. Ho sentito usare la parola umiliante. Io credo che l’umiliazione peggiore venga da un atteggiamento di chiusura che rifiuta, a prescindere, la necessità di confrontarsi con il cambiamento’. Lo dichiara la senatrice del Pd, Camilla Fabbri, membro della commissione di vigilanza sulla Rai.