‘Il voto di oggi, con cui la Camera approva il ddl che introduce un meccanismo per il riequilibrio di genere nel sistema di elezione dei componenti del Parlamento europeo, già votato al Senato, è un risultato importante perché sancisce per legge un diritto che non era finora riconosciuto. Per fare ciò si è raggiunta una mediazione che prevede una norma ‘transitoria’ per le prossime elezioni di maggio, secondo la quale nel caso di tre preferenze espresse queste devono riguardare candidati di sesso diverso, pena l’annullamento della terza. A partire dal 2019, poi, si passerà all’adozione della presenza paritaria nelle liste, all’alternanza nel ruolo di capolista e alla preferenza di genere con seconda e terza preferenza annullate se il principio non viene rispettato’.

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