I legali di Giancarlo Galan hanno depositato la richiesta di patteggiamento per l’ex governatore del Veneto, che potrà così usufruire degli arresti domiciliari. La proposta è quella di pagare una multa di 2,6 milioni di euro e 2 anni e 10 mesi di reclusione.
Sulla questione interviene la senatrice bassanese del PD Rosanna Filippin: «Sul Veneto continuano a piovere inchieste su inchieste, ma il nostro attuale presidente Luca Zaia non vuole prendere una posizione precisa sulla questione. Non si è sentita nessuna parola di spiegazione sui fatti gravissimi che hanno coinvolto il Veneto e il Veneziano negli anni passati, né una presa di posizione chiara sulla vicenda».
«Il fatto stesso che Galan decida di patteggiare – prosegue Filippin – è indice della sua colpevolezza. Ora lasciamo che la giustizia faccia il suo corso, ma restiamo con le orecchie alzate perché il rischio corruzione è sempre dietro l’angolo».
«E da parte di Zaia – conclude Filippin – non mi aspettavo un così marcato atteggiamento da ‘non vedo, non sento e non parlo’: mi chiedo se sia conscio di essere l’attuale governatore del Veneto. Noi del PD su Orsoni abbiamo subito fatto chiarezza, sarebbe buona cosa che anche il centrodestra facesse altrettanto e prendesse una posizione chiara sulla vicenda».

Ne Parlano