‘La fotografia dell’Italia che emerge dal Def è quella di un Paese che si sta impegnando per fronteggiare le emergenze economiche che l’affliggono, a partire da quella del lavoro’. Lo ha detto nel corso delle dichiarazioni di voto sul Def il senatore Paolo Guerrieri intervenendo nell’aula di Palazzo Madama in rappresentanza del PD. ‘Ciò che ci attende in futuro – ha proseguito Guerrieri – è riassumibile in tre punti: uscire dalla procedura di deficit eccessivo, fermare la spirale recessiva per sostenere il rilancio dell’occupazione e infine ridiscutere con l’Europa le condizioni per poter fronteggiare la crisi. In quest’ottica, ciò che va fatto nelle prossime settimane è garantire alle imprese i fondi dovuti dalla Pubblica amministrazione, un’azione sull’Iva e altri interventi, dal cuneo fiscale agli sgravi Irpef, che devono però rientrare in una strategia complessiva ed efficace che dia priorità al taglio delle imposte che gravano sul lavoro e che penalizzano imprese e cittadini. Questa deve essere la nostra stella polare ed è perciò evidente che la questione dell’Imu non può essere affrontata se non in modo graduale, poiché un taglio secco non sarebbe compreso da un’Europa nella quale ovunque si paga la tassa sulla prima casa. Serve invece – ha concluso il parlamentare del PD – una strategia coerente poiché dalle misure che metteremo in campo sul tavolo europeo dipenderà la possibilità di accedere alle risorse necessarie per il nostro rilancio’.

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