“Di Maio, invece di preoccuparsi della mano che avrebbe modificato il decreto fiscale, aprendo a una maxi sanatoria per gli evasori, pensi a quella che nel decreto Genova ha previsto un condono edilizio tombale per Ischia e una gravissima deroga alle norme antimafia per la demolizione del ponte Morandi. Capisco il nervosismo del vicepremier abbandonato anche da Salvini che, oggi su Repubblica, contesta queste norme e dichiara che non darà il via libera. Il M5S, tra condoni e sanatorie, rischia una crisi di nervi. Pur di restare al governo hanno rinunciato a tutte le loro storiche battaglie da Tap a Ilva, dalla legalità alla tutela ambientale. A Di Maio servirebbe una mano per uscire dal guaio dove si è cacciato”. Lo dice il senatore Salvatore Margiotta, capogruppo del Pd nella Commissione Lavori Pubblici.


Ne Parlano