Presidente Marino, andiamo subito al sodo: nel mirino del Pd c`è o no Mario Draghi?
«Ho un ruolo istituzionale, dunque non posso e non voglio scendere sul piano politico. Ma posso garantire che il Pd ha il solo obiettivo di fare chiarezza sulla complessa vicenda delle crisi bancarie e aggiungo che se il mio partito avesse un disegno contro il presidente della Bce compirebbe un errore gravissimo. Ma lo escludo: una cosa del genere non fa parte del Dna del Pd».
Secondo il renziano Bonifazi sono Bankitalia e Consob a farsi scudo con il nome di Draghi. E` vero?
«Non lo so. Ma so che la Banca d`Italia e Consob nelle audizioni hanno dimostrato che c`è un problema nei meccanismi della vigilanza. L`ha detto chiaramente
Barbagallo, che è il capo della vigilanza di Bankitalia. Va perciò declinato il tema del rapporto tra la necessità di riservatezza di Bankitalia, che è anche ente risolutore rispetto alla Bce, e la necessità di trasparenza che ha Consob. Se non si trova un equilibrio non si va da nessuna parte. Bisogna mettere mano alla vigilanza nel suo complesso».
E` una proposta?
«Sì. La Commissione non deve analizzare solo ciò che non ha funzionato, deve anche dare indicazioni per migliorare il futuro. Attualmente la vigilanza è divisa tra Bankitalia e Consob e dalla nostra indagine, dopo le audizioni di Barbagallo e Apponi, sta emergendo l`inefficacia dell`attuale sistema. Credo sia il caso di creare un nuovo organismo che acquisisca tutte le funzioni di controllo. Sta emergendo infatti che Bankitalia ha trasmesso a Consob documenti che riteneva importanti e che Consob non l`ha capito. Tant`è che Consob dice: non abbiamo ricevuto indicazioni significative da Bankitalia. Un cortocircuito
intollerabile».
Forse andrà ancora peggio quando affronterete il caso del Monte dei Paschi di Siena e l`acquisizione di Antonveneta.
«Questo non lo so. Ma so che la Commissione si sta dimostrando uno strumento che funziona. Ognuno voleva utilizzarla ai propri fini di parte, invece si sta
rivelando utile per il Paese. Soprattutto dopo le audizioni di Barbagallo e Apponi che, come dicevo, hanno dimostrato le gravi lacune del sistema di vigilanza. Anche per questo non si ritiene più necessario il confronto all`americana tra i due».
Dopo lo scambio di accuse tra Barbagallo e Apponi chi ritiene più credibile?
«Un`idea ce l`ho, non posso però anticipare le conclusioni. Darò il mio contributo quando verrà scritta la relazione conclusiva».
C`è chi, come Zanetti, vuole ascoltare Zonin e altri banchieri trasformando gli accusati in accusatori. Accadrà?
«Non è deciso, ma se verranno ascoltati avverrà in seduta secretata. Non vogliamo concedere il diritto di tribuna a chi è accusato di aver fatto fallire le banche».
Draghi verrà audito o no?
«Le garantisco che nell`ufficio di presidenza non ne abbiamo mai parlato. Vedremo».


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