“Siamo soddisfatti delle dichiarazioni del viceministro Baretta, che ha sottolineato la determinazione del governo a concludere la riforma del gioco. Va riconosciuto il lavoro che è stato fatto dal governo in questo anno e mezzo per riordinare il settore, riducendo offerta e domanda di gioco, tutelando i giocatori con soluzioni tecnologiche, formando gli operatori e prevedendo l’uso della tessera sanitaria per accedere agli apparecchi”. Lo dice il senatore Mirabelli intervenuto oggi in Commissione Finanze nell’ambito della audizione del sottosegretario Baretta sul riordino settore giochi pubblici.
“E’ ovvio – continua Mirabelli – che tutto ciò porterà anche ad una riduzione delle entrate erariali, conseguente alla riduzione dell’offerta. E’ stato fatto un lavoro importante, arrivando ad affrontare e risolvere la questione delle distanze e degli orari. Si è raggiunto un punto di equilibrio molto avanzato, oltre il quale c’è solo il proibizionismo, sul quale si può aprire un dibattito, ma non è questo l’obiettivo che ci siamo dati. Ormai è chiaro che le resistenze che ancora ci sono in Conferenza Stato-Regioni sono tutte politiche e non hanno nulla a che fare con il merito della questione. Siamo alla fine della legislatura, se nella prossima Conferenza Stato-Regioni non si chiuderà l’accordo, il rischio è lasciare le cose come stanno, rinunciando a tutte le misure di riduzione dell’offerta e di contrasto alle infiltrazioni criminali. La chiusura dell’accordo in Conferenza sarebbe un atto di responsabilità per tutti, ma comunque, come ha dichiarato stamattina Baretta – conclude Mirabelli – il governo dovrà andare avanti con gli strumenti che riterrà più opportuni per varare finalmente una riforma necessaria”.


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