In un’intervista rilasciata a Il Messaggero, il presidente dei senatori del Pd, Luigi Zanda, rispondendo a una domanda sulla manovra di ottobre, afferma: «Una manovra dalle dimensioni che ha appena descritto è impegnativa per qualsiasi governo e per qualsiasi maggioranza. Il problema sarà quello di definire contenuti che mantengano una direzione espansiva. L’Italia ha bisogno di sviluppo, senza di esso non potremmo affrontare le nostre due  emergenze più vistose: la disoccupazione e il debito pubblico».
Zanda si dice quindi «d’accordo” sl fatto “che l’Italia debba avere come stella polare la riduzione delle imposte, piuttosto che il loro aumento. Il tema delle privatizzazioni, visti anche gli errori del passato, va affrontato con prudenza e inquadrato in una politica industriale seria». E per recuperare 3,4 miliardi senza aumentare le tasse, per Zanda “ci sono certamente margini di risparmio ed” è possibile fare  “ulteriori passi di incisività nella lotta all’evasione».


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