Uomo di grandi qualità e avversario leale, sarebbe stato ottimo giudice Corte
 ‘Ho avuto il privilegio di lavorare con Donato Bruno per circa vent’anni, prima alla Camera e poi al Senato e per questo voglio ricordarlo, a nome mio personale, del gruppo Pd nella Commissione Affari costituzionali e di tutti senatori democratici. Era un avversario leale, in tanti anni non ricordo un solo episodio di slealtà. Penso che non si trattasse di un atteggiamento soltanto formale, ma di un’inclinazione spontanea. Donato Bruno mi ha sempre fatto pensare al tipografo della poesia di Borges, che compone bene la pagina, anche se forse non gli piace. Aveva un amore per il lavoro ben fatto, che nasceva anche dal grande rispetto per la funzione che svolgeva e per il luogo nel quale la svolgeva, che lo portava a mirare ad un risultato non inquinato dai costumi e dai giochi della politica’. Lo ha detto la senatrice Anna Finocchiaro, presidente della Commissione Affari costituzionali, ricordando il senatore Donato Bruno nell’Aula di Palazzo Madama. ‘Godeva di un grande rispetto perché portava rispetto – ha proseguito Anna Finocchiaro – Il rispetto era la cifra con la quale si rivolgeva a chiunque, avversari politici, compagni e colleghi di partito. Non era un prepotente; aveva una grande consapevolezza di sé e faceva bene perché ne aveva tutte le ragioni, in quanto era un uomo di grande intelligenza, di grande competenza, di grande acutezza, di grande rapidità. Era anche ironico. Di un’ironia nutrita di questo sguardo disincantato sul mondo che però non era mai indifferenza. Esprimendo una posizione assolutamente personale dico che sarebbe stato un buon giudice costituzionale, per tutte queste sue caratteristiche. Il mio Gruppo quindi porge alla famiglia e al Gruppo di Forza Italia le proprie condoglianze sentitissime e io credo – ha concluso Anna Finocchiaro – che anche il mio lavoro, il nostro lavoro in Commissione, non sarà più lo stesso’.

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