‘Il nuovo Governo chieda alla Commissione di risolvere una contraddizione fondamentale e di chiarire le priorità: prima la riduzione del debito o prima la crescita? E’ infatti evidente che il mantenimento della massima rigidità nell’assunzione della ‘regola del debito’ e della ‘regola del deficit’ da parte della Commissione non può che portare al risultato che la Commissione stessa censura: un’Italia dalla competitività esterna debole e con una crescita deludente della competitività, che danneggiano sia gli obiettivi di risanamento del debito che l’equilibrio economico dell’area euro’. Lo dice la senatrice del Pd Rita Ghedini. ‘Non chiediamo di ‘sforare i parametri’ – prosegue Ghedini – ma di poterli utilizzare pienamente, per poter effettuare interventi virtuosi di riduzione della spesa corrente e di miglioramento del rapporto deficit/PIL e per poter finanziare investimenti a breve termine in modo di ‘scongelare’ la crescita. Solo facendo ripartire, con investimenti diffusi e mirati, l’economia reale e sostenendo gli interventi di protezione sociale funzionale all’incremento dell’occupazione e alla valorizzazione dei redditi si possono creare le condizioni perché la riduzione del debito non si traduca in depressione, insostenibile per l’Italia e dannosa per tutta l’area euro’.