Gli aspetti giuridici e giudiziari relativi al riconoscimento del danno da sostanze tossiche e cancerogene per i lavoratori e le popolazioni ad essse esposte sono stati i temi al centro di un convegno in Senato con esperti, giuristi, epidemiologi e magistrati promosso dall’Associazione Italiana Esposti Amianto, Cittadini Reattivi, Lega Ambiente, Isde, Medicina Democratica e organizzato dal senatore Felice Casson, vice presidente della Commissione Giustizia a Palazzo Madama.
“Lo scopo è quello di fare un’operazione di giustizia e verità – è emerso dai lavori del convegno – nei confronti di chi, nei procedimenti penali per il riconoscimento della causa professionale per malattie e decessi di lavoratori e cittadini esposti, anche attraverso l’uso strumentale di una scienza distorta e piegata agli interessi del profitto, vorrebbe sottrarsi alle proprie responsabilità”.
In apertura della conferenza è stato posto l’accento sui limiti e le responsabilità dei decisori politici che restano silenti o si oppongono ad alcuni cambiamenti necessari per migliorare lo stato del sistema giudiziario in particolare quello penale.
“E’ evidente la necessità che il processo penale sia più celere e con tempi certi di conclusione – sono state le conclusioni del convegno recepite dal senatore Casson che se ne farà portavoce – L’auspicio di tutti è che si arrivi ad impedire che la difesa aziendale possa contare sempre e comunque sulla prescrizione, con la conseguente negazione di risarcimenti e del diritto alla giustizia da parte delle vittime anche in caso di condanna. E’, inoltre, doverosa attenzione al tema gravissimo dei conflitti di interesse per i consulenti scientifici, tra l’altro favorita dalla enorme disparità di trattamento economico tra periti e consulenti delle diverse parti in causa. E’ necessario, infine,un impegno da parte della comunità scientifica e del mondo della ricerca epidemiologica a denunciare i casi di manipolazione di dati e di distorsione delle conoscenze acquisite”.