Senatrice Monica Cirinnà, contenta?
«Molto contenta. Dopo tre anni di lavoro siamo arrivati a un risultato importante con un testo pieno di
diritti. La legge contiene l`equiparazione di tutti i diritti sociali dei coniugi eterosessuali sposati alle coppie gay
che formano un`unione civile. C`è una pienezza di diritti importante».
Norme simili esistono a partire dai primi anni 2000 in quasi tutta Europa. Compresi Malta, Cipro, Slovenia e, dal 2015,1a cattolicissima Irlanda. È una giornata storica o si colma un ritardo intollerabile?
«Finalmente l`Italia entra in Europa su un tema fondamentale come i diritti civili, e io direi anche i diritti umani, dopo un oblio durato trent`anni. E ci entra a testa alta, con un istituto giuridico nuovo che riconosce anche la reversibilità della pensione del partner. Quindi arriviamo ultimi ma bene, con un contratto pieno di diritti».
Lei è stata relatrice del primo testo, poi arenatosi, ed è rimasta in prima linea per tutto l`iter. Come ha costruito il percorso?
«Partendo dai diritti sociali, In Germania, nella prima versione della legge, la reversibilità della pensione non
era` riconosciuta. Fu la Corte Costituzionale tedesca a imporlo a Berlino, e poi fu la Corte Europea dei Diritti
Umani con una sentenza che ha fatto scuola in Europa in cui si affermava l`illegittimità di discriminazioni
sui diritti sociali in base all`orientamento sessuale. Io ho costruito la legge su di essa».
In Commissione Giustizia il testo base è uscito con unatnaggioranza trasversale Pd-M5S e Uno di destra
e centristi. Dopo il dietrofront dei Cinquestelle, che al Senato alla fine non hanno votato la legge, lei a caldo si è detta pentita di essersi fidata di loro. Come guarda indietro a quel capitolo?
«In commissione abbiamo costruito e votato un buon testo base che abbiamo deciso insieme di portare in aula nell`ottobre del 2015. Il punto è, come ha detto Renzi nella direzione de117 febbraio, il giorno dopo il tradimento dei Cinquestelle, che nesssuo poteva pensare di non tentare la via di un accordo di maggioranza`alternativa. Abbiamo avuto il divorzio grazie all`intesa tra donne comuniste e donne democristiane. Se volevamo la stepchild adoption, dovevamo trovare un`altra maggioranza perché il nostro alleato di governo Ncd era in difficoltà».
Ha parlato di un tradimento dei Cinquestelle. Lo vede così?
«Sì. Il loro è stato il tradimento di un patto politico e del mondo di associazioni Lgbt che aspettavano il riconoscimento della genitorialità, oltre agli altri diritti. Resto delusa sul piano umano e politico. M5S ormai è un
movimento populista che poco ha a che fare con la crescita democratica del nostro Paese».
Anche nel Pd lo scontro tra laici e cattolici è stato molto aspro. Ha lasciato strascichi?
«Nella direzione del 17 febbraio pur di salvare la legge il Pd era pronto a votare l`emendamento premissivo del
senatore Andrea Marcucci che conteneva la stepchild adoption. In quel momento era chiaro che noi avevamo
avuto dei problemi interni ma eravamo riusciti a risolverli. Nel Pd la questione tra laici e cattolici era stata
superata e i1100% dei senatori era pronto a votare sì».
La fiducia era necessaria o è stata una forzatura per sottrarsi al dibattito?
«La fiducia salva la legge da imboscate sui voti segreti. Che gli emendamenti siano 5mila o 5 interessa fino a un
certo punto. Su leggi di questa natura, il punto è che il voto segreto non serve a rispondere alla propria coscienza
bensì viene usato come arma da tutte le opposizioni e dai conservatori ovunque siedano per dare un colpo
al governo».
Il voto segreto come tentativo di spallata?
«È una coltellata politica. Non metto i diritti di migliaia di persone che aspettano da tanto di fronte alla roulette
russa. La fiducia è stato un atto di coraggio.».
Le critiche di monsignor Galantino sono un`ingerenza politica?
«I vescovi fanno la loro parte. La risposta è nell`articolo 7 della Costituzione: il Concordato con reciproca autonomia e indipendenza tra Stato e Chiesa. A me sembra che lo Stato lo rispetti, spero che i Vvscovi facciano altrettanto».
Come può Marchini non celebrare le unioni civili da eventuale sindaco? O il suo è un messaggio politico?
«Marchini si è dovuto correggere: i sindaci giurano sulla Costituzione e si sottopongono alla legge. Ma sono
tranquilla: al Campidoglio andrà Giachetti».
Addio per sempre alla stepchild adoption?
«Intanto, nel maxi-emendamento del governo c`è una frase che sembra banale ma è fondamentale: i magistrati
continueranno ad applicare tutte le norme sull`adozione come già fanno. Sta succedendo ancora, alle due mamme di Avellino come ai due papà di Roma».
Insomma, si resta appesi alla supplenza dei giudici alla politica?
«Confidiamo nella revisione della legge sulle adozioni che le consenta anche ai conviventi, ai single e agli
omosessuali».


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