“La battaglia contro il ddl Pillon è un passaggio fondamentale e necessario alla difesa dei diritti e delle libertà delle donne e dei bambini. È un testo che doveva essere già ritirato. Così aveva falsamente annunciato M5S. A tale proposito mi chiedo: Di Maio e i suoi parlamentari con chi stanno? Con il sottosegretario Spadafora, che pubblicamente aveva affermato la cancellazione di questo testo, oppure con i suoi pericolosi alleati di governo della Lega? La realtà, ad oggi, è che le firme dei senatori Cinquestelle sotto il ddl Pillon sono ancora lì, a sostegno di una legge oscurantista e liberticida, che afferma falsamente ‘la bigenitorialità’ e introduce la sindrome di alienazione parentale, estranea al nostro diritto e funzionale solo alle vendette e alle accuse reciproche dei genitori separati. Il tempo delle chiacchiere è finito, il Pd ritiene che questo testo sia inemendabile e ne chiede il ritiro, insieme a tutte le associazioni che si occupano di diritto della famiglia e di diritti delle donne e dei minori”. Lo dichiara la Vice presidente del Gruppo Pd al Senato Monica Cirinnà, componente della Commissione Giustizia e della Commissione Diritti umani.


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