«È arrivata una nuova generazione di politici e l`effetto si sentirà soprattutto in tema di diritti, ma anche in molti altri settori»: Monica Cirinnà, senatrice del Pd, ha dato il nome a quel disegno di legge che sta provocando un dibattito ondulatorio – sussultorio nell`asfittico dialogo italico sulle unioni (gay e non) e anche in quello sulle adozioni. Perché l`Italia ancora non ha una legge su questo tema? «Chiedetelo a quelli che c`erano prima», risponde la Cirinnà e, pensando alla proposta sulle adozioni single della forzista Ravetto, aggiunge: «Rivedere il sistema delle adozioni sarebbe utile. Apriamo un ragionamento su questo».
Senatrice Monica Cirinnà, il suo disegno di legge sulle unioni civili sta dilaniando il Pd e non solo, tornando indietro cambierebbe qualcosa?
«Dilaniando? Non direi. C`è un importante dibattito in Parlamento e nel Paese come è giusto che sia e come è successo in tutte le grandi stagioni dei diritti. Il Pd poi, votando all`unanimità nell`assemblea dei senatori l`ok alla legge ha dimostrato la sua unità e la volontà di fare una buona legge. In questi giorni prosegue il nostro confronto per trovare possibili soluzioni migliorative. Se potessi tornare indietro cercherei di recuperare tutto il tempo perduto in Commissione in un`inutile e sterile ostruzionismo perché è quello il primo luogo deputato al dialogo
costruttivo».
Dalla legge potrebbe scomparire il concetto di «matrimonio gay», cosa pensa di quelli che l`Arcigay definisce «compromessi al ribasso»?
«Del matrimonio egualitario non c`è mai stata nè la parola nè il concetto. Le unioni civili sono un istituto diverso basato sull`articolo 2 della Costituzione, mentre il matrimonio fa riferimento all`articolo 29».
Anche la stepchild adoption sarà fortemente modificata?
«Sull`estensione della responsabilità genitoriale sul figlio del partner c`è un`ampia convergenza. Tale decisione
spetta in modo esclusivo al giudice del tribunale dei minori che riceve la domanda, domanda che saràvalutata ed accolta solo nell`ottica dell`esclusivo interesse del minore. Nei prossimi giorni continueremo a lavorare con tutti affinché ilmiglior modo possibile all`esigenza di tutela dei bambini. È questa la priorità che è alla base del testo
e non credo che ci sia nessuno che non abbia a cuore questo aspetto. Che non è un dettaglio».
Perché per 30 anni non è stato possibile raggiungere un accordo politico su questo argomento?
«Penso che sia una domanda da porre a coloro che sono stati in Parlamento in questi anni. Certo, registro che
l`arrivo di una nuova generazione politica sta producendo cose che in passato erano impensabili. In termini di diritti, ma anche in molti altri settori. Penso sia un qualcosa di utile per il Paese sua qualcosa di utile per il Paese».
Monsignor Bagnasco ha definito la sua legge “una distrazione grave e irresponsabile” da problemi più importanti, che ne pensa?
«Un`opinione rispettabile e molto autorevole che tengo in grande considerazione».
Approva  la proposta dell`onorevole Ravetto sulle adozioni per i single?
«Rivedere il sistema delle adozioni sarebbe utile. Apriamo un ragionamento su questo. Penso che potrebbe essere la strada anche per rispondere a un desiderio di generitorialità molto presente nel nostro Paese che è giusto sia rivolto anche a bambini già nati e in stato di bisogno».
Pensa che un Paese che copre le statue classiche possa essere pronto per una legge sulle unioni civili?
«Non bisogna mai nascondersi dietro un velo. Così come non si possono ignorare i diritti di tanti nostri concittadini. Lo dico da donna, eterosessuale, sposata».
Perché il dibattito è stato spostato a dopo il Family Day?
«Nella riunione dei capigruppo di Palazzo Madama è stato raggiunto un apprezzabile “patto tra gentiluomini”.
Con il ritiro di circa 5mila degli emendamenti della Lega e la fine delle pratiche ostruzionistiche, che già ci avevano paralizzato in Commissione, sarà ora possibile un dibattito parlamentare nel merito, come
credo sia giusto. Non ci sono ritardi o slittamenti».


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