“Quello di oggi è un primo passo fondamentale perché, nonostante gli ostruzionismi e i tatticismi, siamo riusciti ad approvare un provvedimento che finalmente elimina molte discriminazioni e riconosce tutele e diritti finora sconosciuti alle coppie omosessuali, tra i quali i trattamenti pensionistici, assicurativi e previdenziali, i diritti patrimoniali e all’eredità, il diritto di ricevere informazioni sullo stato di salute e le opportunità terapeutiche, il congedo matrimoniale e tutte le prerogative in materia di lavoro, le graduatorie per l’assegnazione degli alloggi popolari e i punteggi per trasferimenti e concorsi: dopo trent’anni dalla presentazione della prima legge sulle unioni civili, nelle condizioni date, il voto di oggi è un motivo di orgoglio per chi fa della politica un mezzo di cambiamento, di miglioramento della vita di tutti”.

Lo dichiara la Vice Presidente del Senato Valeria Fedeli.

“Con questo provvedimento – aggiunge – diamo valore alla dignità delle persone e ci riavviciniamo all’Europa, dopo tanti fallimenti da parte di chi ci ha preceduto; certamente avremmo potuto fare di più, ci abbiamo provato ma non è stato possibile, e il fatto che la stepchild adoption sia stata stralciata dal provvedimento rappresenta per me un rinvio doloroso e non semplice da accettare, perché lascia fuori i bambini e lascia che siano i tribunali a continuare a svolgere su questo la loro funzione, ma anche su questo la nostra volontà riformatrice non si fermerà, come confermano sia l’ordine del giorno che impegna il Governo a riformare, entro il 2016, la normativa sulle adozioni, che la prossima presentazione del relativo ddl”.

“Oggi – conclude Valeria Fedeli – abbiamo chi contesta al maxiemendamento approvato di introdurre il matrimonio gay in Italia, mentre altri lo considerano una misura troppo moderata: io dico che è doveroso guardare al risultato raggiunto, che nelle condizioni date, in cui si rischiava di affossare per chissà quanti altri anni l’intera iniziativa, è un buon risultato, perché avvia un percorso di piena eguaglianza su un tema segnato da continui fallimenti, un risultato portato a casa grazie al senso di responsabilità di chi nei diritti civili ci crede veramente”.

 


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