‘Hanno dell’incredibile le motivazioni con cui la procura generale di Stoccarda ha bocciato la richiesta di riaprire le indagini su cinque ex militari tedeschi partecipanti all’eccidio di Sant’Anna di Stazzema. Secondo i magistrati tedeschi non è possibile provare una premeditazione da parte degli ex membri della Divisione SS Reichsfuehrer, come se uccidere oltre 560 civili, fra cui tantissime donne e bambini, possa essere stato frutto del caso o di una sfortunato accavallarsi di eventi. Siamo di fronte a una presa in giro che non rispetta la memoria delle vittime della strage e dei loro familiari, umiliati ancora una volta dopo la terribile giornata del 12 agosto 1944. Ma non può finire così. Il governo italiano deve farsi carico di un’iniziativa ufficiale di protesta con quello tedesco: l’indipendenza e l’autonomia dei magistrati sono infatti principi essenziale nel nostro Paese come in Germania, ma il rispetto di questi principi non autorizza nessuno a insultare coloro che furono vittime della barbarie nazista e a offendere l’intelligenza di chi in quella tragedia perse i propri cari’. Lo dichiara il senatore del PD Marco Filippi.

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