«Fatta salva la – assai dolente- materia della filiazione, la legge elimina in un sol colpo qualsiasi discriminazione fra coppie eterosessuali e coppie omosessuali. Per quanto concerne i diritti conseguenti all’unione, uguaglianza è fatta». Così la senatrice del Pd Rosanna Filippin commenta il vito del Senato sulle unioni civili: «Per la prima volta nella storia repubblicana abbiamo votato una legge che andrà a regolare la convivenza delle coppie omosessuali, dando loro diritti che fino ad oggi erano del tutto negati. Dopo il vergognoso voltafaccia del Movimento 5 Stelle, non c’erano altre strade e questo purtroppo ci è costato lo stralcio dell’obbligo di fedeltà e dell’articolo 5. Un sacrificio, quest’ultimo, particolarmente doloroso ma necessario per evitare che tutta la legge rischiasse di impantanarsi, o peggio di venire respinta. Una cosa però è chiara: fino ad oggi una coppia omosessuale aveva zero diritti. Zero di zero. Con questa legge invece, una volta approvata anche dalla Camera, tutti i diritti conseguenti al matrimonio saranno previsti anche per le coppie unite civilmente».

«Questo è quindi un primo, importante, passo. Primo perché torneremo a lavorare sul tema dell’adozione quando verrà presentato il disegno di legge di riforma di questa istituzione – conclude la senatrice –. Nel frattempo il maxiemendamento è stato costruito per non mettere i pali tra le ruote ai Tribunali che già stanno adottando per via giurisprudenziale l’adozione del figlio naturale del partner».