‘Dalla Procura di Milano i pm Cristiana Roveda e Gianluca Prisco hanno dato coraggiosamente un messaggio forte di condanna di atti di violenza nei confronti delle donne.  I pm  hanno chiesto 122 anni di reclusione per il 29enne egiziano accusato di ben 22 stupri, per averne 30 secondo il massimo di legge, rigettando così l’ipotesi del reato continuato e chiedendo invece il cumulo materiale di pena. Il senso di giustizia e di protezione sociale sembra aver prevalso. L’auspicio è che il giudice continui a segnare il solco, per una svolta che sia non solo giudiziaria ma soprattutto culturale’. Così la senatrice del Pd Nadia Ginetti commenta la decisione della Procura di Milano di sommare le pene delle singole aggressioni per il caso dello stupratore in bicicletta.

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