“L’uso sempre più diffuso delle tecnologie digitali nella nostra vita quotidiana ha fatto emergere, tanto a livello nazionale quanto a livello europeo, nuovi problemi in relazione alla raccolta, al trattamento e allo scambio della “prova elettronica” nei processi davanti alle corti europee. Per questo l’Istituto di Teoria e Tecniche dell’Informazione Giuridica del CNR (ITIIG_CNR) insieme con altri colleghi dell’Università ha prodotto un volume importante che si occupa delle nuove tecnologie e del rapporto tra privacy e uso delle prove che hanno valore probatorio e che sono state generate ed elaborate da un qualsiasi dispositivo elettronico”. Lo dichiara la senatrice del Pd e vicepresidente del Senato, Rosa Maria Di Giorgi, intervenendo alla presentazione del volume “Trattamento e scambio della prova digitale in Europa” a cura di Maria Angela Biasotti, Mattia Epifani e Fabrizio Turchi, prodotto nell’ambito di un progetto europeo “Evidence – European Data Informatics Exchange Framework for Courts and Evidence”.

“Negli ultimi anni è emersa la mancanza di un quadro giuridico globale riguardo al trattamento e allo scambio delle prove digitali – prosegue – ma soprattutto è emersa una certa diffidenza in merito a questo nuovo metodo di raccolta. Il volume prova a dare risposte precise a un tema di grande attualità e nello stesso tempo complesso e connesso alle modifiche del codice di procedura penale. Un testo che può essere un’ottima base anche per il legislatore che dovrà confrontarsi sempre di più con l’uso delle nuove tecnologie e l’impatto che esse hanno sulla vita di tutti i giorni. Penso vi sia l’esigenza – conclude Di Giorgi – di mettere a punto una disciplina efficace e applicabile anche in una dimensione globale, cercando sempre di trovare un equilibrio tra i diritti e le libertà costituzionalmente garantite”.


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