“Violentata dal padre a causa del suo orientamento sessuale, perseguitata per lo stesso motivo dalla famiglia per anni. Il dramma vissuto da Francesca, oggi 23enne, ci interroga su quanta strada ancora va fatta nel nostro Paese per non considerare l’omosessualità un marchio discriminatorio. Francesca ha avuto il coraggio di denunciare, costituendosi parte civile contro i propri genitori, ma ci sono tante ragazze e tanti ragazzi che non hanno questa forza. Vivono nel buio emotivo di una condizione che non può essere vissuta liberamente per paura del giudizio, dell’isolamento, della discriminazione, addirittura delle botte. Nella storia di Francesca affiora un ambito familiare dove si annidano violenze, silenzi, complicità deviate. La famiglia deve essere un luogo educativo: alla vigilia della festa della donna è un impegno che dobbiamo portare avanti perché la storia di Francesca non si ripeta mai più”. Lo dichiara la capogruppo del Pd in Commissione Cultura, Vanna Iori.


Ne Parlano