“Il Governo sta lavorando affinché la manovra finanziaria 2017/2019 preveda risorse per 300 milioni di euro per ripianare il debito con i Comuni, compreso quello di Bologna, per le spese di funzionamento degli uffici giudiziari anticipate sino al 31 agosto 2015.”
Lo rende noto il senatore bolognese del PD Sergio Lo Giudice, alla cui interrogazione parlamentare il Ministro della giustizia ha risposto oggi nell’aula del Senato per bocca del sottosegretario Gennaro Migliore.
L’Interrogazione era nata all’indomani della notizia sulla causa intentata dal Comune di Bologna al Ministero della Giustizia presso il TAR del Lazio in merito a 40 milioni di rimborsi arretrati, relativi all’anticipo per le spese degli uffici giudiziari dal 2011 al 1 settembre 2015. In quella data, infatti, è entrata in vigore la legge 190 del 2014 che ha superato la norma del 1941 che imponeva ai Comuni di anticipare le spese di funzionamento dei tribunali.
“Questa è una notizia positiva, ma rimane aperto il tema delle percentuali di rimborso – sottolinea Lo Giudice -. L’art.110 della Costituzione assegna al Ministro della giustizia i compiti di organizzazione e funzionamento dei servizi relativi alla giustizia. Che l’anticipo delle spese dai Comuni fino al 2015 venga oggi rimborsato in percentuali che vanno dal 25 al 45% a seguito delle diverse misure di spending review adottate costringe i Comuni a tagli di bilancio non legati a spese di propria disponibilità ma all’anticipo di spese di competenza statale. “
“L’11 ottobre scorso – spiega il senatore dem – il TAR del Lazio ha chiesto al Ministro della Giustizia di provvedere entro 40 giorni ad una relazione sullo stato dei procedimenti di rimborso verso il Comune di Bologna ed ha fissato una nuova camera di consiglio per il 6 dicembre.
In altri casi analoghi, come i ricorsi dei Comuni di Lecce e di Ragusa, il Tar ha disposto la nomina di un commissario ad acta presso il Ministero della Giustizia con il compito di assicurare in tempi certi il ripianamento del debito . Mi auguro che anche il tema della percentuale di rimborsi dovuta possa essere valutato e risolto fuori dalle aule giudiziarie.”