“Il Pd vota con convinzione il decreto sulle intercettazioni perché introduce regole chiare che tutelano insieme i cittadini e la ricerca della giustizia. E’ un decreto importante e necessario, che migliora la situazione esistente, modificato accogliendo una parte dei suggerimenti delle audizioni e frutto di un confronto positivo in maggioranza, a dimostrazione che quando si discute sul merito si trova una sintesi positiva”. Lo dice il senatore Franco Mirabelli, vicepresidente del gruppo del Pd, che è intervenuto in Aula in dichiarazione di voto. “Due gli obiettivi raggiunti – prosegue Mirabelli – regolare l’utilizzo delle intercettazioni e dei captatori e impedire che le intercettazioni che nulla hanno a che vedere con una determinata indagine diventino pubbliche, un malcostume diffuso che distrugge persino l’intimità delle famiglie. Ora i pm avranno la responsabilità di distinguere le intercettazioni funzionali alle indagini da quelle che non lo sono e che rimarranno segrete. Non cambiano i reati per cui è permesso l’uso dello strumento più invasivo dei trojan: mafia, terrorismo e reati contro la Pa. Si permette poi la possibilità di utilizzare intercettazioni che prefigurano un reato diverso da quello indagato, a patto che preveda una pena superiore ai 5 anni. Non si può fare finta di niente. Capisco le obiezioni sulla corruzione – conclude Mirabelli – ma non dalla Lega che ha votato lo spazzacorrotti”.


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