Domani in Senato si concluderà l’iter della nuova legge sulla legittima difesa, uno dei manifesti elettorali della Lega, l’ennesima operazione di propaganda di Salvini.
E’ una legge che cancella uno dei fondamenti della nostra Costituzione e dello stato di diritto: quello della proporzionalità tra offesa e reazione difensiva. La legge di Salvini dice infatti che la reazione difensiva è sempre, a priori, proporzionata e quindi si può sparare a una persona che sta scappando dopo essere stata scoperta a rubare o solo perché si trova all’interno del tuo giardino. Nonostante ci abbiano provato, non sono riusciti a evitare che comunque ci sia una valutazione da parte della magistratura, ma cancellare il principio di proporzionalità è comunque un’aberrazione.
Come abbiamo già dimostrato nella scorsa legislatura, condividiamo la necessità di stare al fianco delle vittime di reato che si sono difese, arrivando a introdurre il concetto di grave turbamento e riconoscendo il risarcimento delle spese processuali per chi si è difeso legittimamente. Ma cancellare il principio di proporzionalità cambia tutto.
La pericolosità di questo provvedimento però non finisce qui. L’incentivazione a difendersi da soli, contenuta evidentemente in questa legge, propone un modello di società pericoloso. Questo provvedimento, associato a quello che ha recepito in modo estensivo la direttiva europea sulle armi, consentendo la libera vendita di pistole e fucili più pericolosi e riducendo i requisiti necessari per l’acquisto, rischia di aprire la strada a quella cultura che ha portato gli Stati Uniti a contare, nel 2017, 40 mila morti uccisi da armi da fuoco (due terzi dei morti nella guerra del Vietnam).
In Italia, già oggi, i morti da armi da fuoco sono lo 0,71% ogni 100 mila abitanti, la cifra più alta in Europa, nonostante siamo quindicesimi per possesso di armi da fuoco. La legge sulla legittima difesa interviene su una questione marginale, visto che negli ultimi anni i processi di abuso di legittima difesa o abuso colposo sono stati pochi, mai più di 10 all’anno. Questo dato rende evidente che ciò che conta davvero, anche per la Lega, è il messaggio, o meglio, i messaggi potenti e dannosi che trasmette: armatevi e difendetevi perché le istituzioni non sono in grado di tutelare le persone.
Non solo dopo questo “manifesto” non ci sarà più sicurezza, ma anzi i cittadini si sentiranno soli e abbandonati a se stessi da un governo che, anziché investire per rendere più sicure le nostre città, preferisce alimentare le paure e dire “difendetevi da soli”.


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