“Il decreto approvato ieri sera, nel pieno rispetto dell’autonomia della magistratura di sorveglianza, consente di conciliare l’inalienabile diritto alla salute di ogni detenuto con la necessità di garantire che i mafiosi non possano tornare a collegarsi con le proprie organizzazioni. Ora il DAP dovrà dimostrare di saper correggere gli errori che hanno portato troppi reclusi per mafia agli arresti domiciliari, approntando soluzioni che tengano insieme salvaguardia della salute con il rigore necessario a impedire la ricostruzione dei legami con le cosche. Giusta anche la cautela con cui si prevede di consentire, con cautele e protocolli di sicurezza, la ripresa dei colloqui di persona in carcere per tutti i detenuti senza rinunciare ai rapporti telefonici e telematici. La maggioranza ha saputo affrontare unita con concretezza ed equilibrio la situazione e rispondere alle giuste preoccupazioni di chi paventava che i benefici ai mafiosi venissero letti come un cedimento di fronte alle organizzazioni criminali”. Così Franco Mirabelli, vice presidente dei senatori del Pd e capogruppo dem in commissione Antimafia.


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