Il senatore Franco Mirabelli è tra i primi a intervenire sul caso-Graziano. Oltre che commissario provinciale del partito è anche capogruppo in commissione Antimafia. Nella variegata geografia del Pd di Terra di Lavoro l`area che fa capo al consigliere regionale di Teverola, che comprende numerosi sindaci dell`agro aversano, ha sempre sostenuto il suo lavoro alla guida del partito, appoggiandone le scelte, anche difficili. Ora Mirabelli dice: «La vicenda di Stefano deve far riflettere».
Senatore, chi deve riflettere?
«Mi pare evidente che ci sia stato un pezzo del mondo politico, in particolare il Movimento Cinque stelle, che ha pronunciato parole di fuoco insieme a un pezzo del mondo dell`informazione. Così è stata avallata l`idea che Graziano fosse certamente colpevole, che l`avviso di garanzia ricevuto fosse la dimostrazione di un Pd colluso e compromesso con i clan. Chi ha fatto questa operazione diffamatoria deve ripensarci su».
Cosa insegna questa vicenda?
«Siamo di fronte all`ennesima storia che rende necessario contare fino a dieci prima di condannare qualcuno. Ci insegna che bisogna avere più rispetto per le persone e che anche quando c`è una convenienza politica a sbattere il mostro in prima pagina, si rischia di colpire e infangare le persone, sapendo bene che non ci sarà risarcimento».
Dieci mesi sulla graticola sono tanti, si poteva fare prima?
«Devo dire che la magistratura ha dato un esempio di correttezza e celerità. Io ho sempre avuto fiducia nei giudici e continuerò a farlo. Ho accolto con grande soddisfazione l`archiviazione definitiva per tutti i capi d`accusa che riguardavano Graziano. Anche a nome del Pd di Caserta lo abbraccio con affetto. Ora Stefano può e deve tornare protagonista della vita politica casertana. Credo che anche questa vicenda, per il clamore mediatico che ha suscitato al momento delle accuse e l`esito che ha sortito un anno dopo, debba spingere tutto il
mondo politico a fare meglio».
Cosa auspica per il ritorno di Graziano in politica?
«Lui è un dirigente di primo piano del Pd campano e deve tornare ad esserlo. Può dare un contributo importante anche in questa fase ed è questo che mi attendo».
Ma andando oltre questo caso, il legame tra politica e camorra nel casertano è ancora forte dal suo osservatorio?
«La provincia di Caserta è un territorio particolarmente esposto, le inchieste anche recenti dimostrano che c`è stata una grande infiltrazione nelle pubbliche amministrazioni del malaffare, non necessariamente ed esclusivamente di camorra. Su questo punto serve fare uno sforzo ulteriore di trasparenza nella composizione delle liste e nella scelta dei candidati e anche nelle proposte politiche. Mi pare che questo stia accadendo in molte amministrazioni che guidiamo, soprattutto quelle elette nell`ultima tornata, che stanno dimostrando
molta più attenzione che in passato nel respingere ogni possibile infiltrazione».


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