“È molto tempo che il nostro Paese attende una legislazione sulle coppie omoaffettive ma questo non implica assolutamente l’idea di avallare il possibile scardinamento del sistema familiare ed ammettere l’introduzione implicita di pratiche finora vietate dalla legge”. Lo dichiara la senatrice del Pd Venera Padua, in merito al ddl sulle unioni civili.
“Votando l’emendamento Marcucci nella versione attuale – spiega Padua – si preclude del tutto la possibilità di un confronto nel merito su punti verso cui si sono palesate posizioni diverse. Penso che azzerare il dibattito sulla questione più controversa, quella delle adozioni, non giovi a nessuno. Secondo quali criteri si potrebbe parlare di ‘progresso’ nel permettere di fatto il ricorso alla pratica dell’utero in affitto nel nostro Paese? Consentiano al Parlamento, dunque, un confronto nel merito su questioni così complesse e delicate; altrimenti mi sembra assolutamente corretto che ognuno valuti secondo coscienza le decisioni da prendere. Per le adozioni sappiamo che non si tratta, come si dice da più parti per portare acqua al proprio mulino, di estendere diritti a situazioni già esistenti. Si introduce, invece, un principio nell’ordinamento, quello che tutti hanno diritto a divenire genitori, con tutte le conseguenze del caso”, conclude la senatrice Padua.

 


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