“Alcuni fatti di cronaca di ieri e dei mesi scorsi, dai risvolti potenzialmente molto gravi, ci impongono di chiedere alla Presidente Casellati un definitivo ed essenziale chiarimento a tutela di questa Camera. Ci riferiamo ai presunti finanziamenti russi alla Lega. Tre interrogazioni, dei senatori Parrini, Stefàno e ancora Parrini, tra il febbraio ed il maggio di quest’anno trattavano i legami tra persone vicine al Ministro dell’interno e alla Lega ed importanti dirigenti russi legati al partito del Presidente Putin”. Così il senatore del Pd Alan Ferrari, vice presidente del Gruppo, intervenendo in Aula a Palazzo Madama. “Si tratta di interrogazioni che riguardano la sicurezza nazionale, l’indipendenza del nostro Paese da quelli che appaiono come inaccettabili condizionamenti esterni, la garanzia di libere elezioni e la stessa credibilità delle Istituzioni; atti di sindacati ispettivo che – fa sapere Ferrari – non sono mai stati pubblicati poiché, secondo la direttiva dell’11 settembre 2018 sui nuovi criteri di ammissibilità degli atti di sindacato, non sarebbe possibile chiedere lumi al Governo sull'”attività dei partiti politici”. “Ora – chiede Ferrari – vogliamo sapere qual è il perimetro dell’attività dei partiti politici alla luce di fatti così gravi? Quali sono gli strumenti a disposizione dei senatori della Repubblica per esercitare l’attività di controllo sull’operato del Governo? La data precisa della nuova direttiva restrittiva sugli atti di sindacato è l’11 settembre 2018. Solo 3 settimane prima, il 26 luglio, ci fu il question time, in cui il Ministro dell’interno rispose sulla grave vicenda del sequestro alla Lega dei famosi 49 milioni di euro. Non possiamo sostenere che fu proprio quel question time ad indurre la presidenza a negarci da quel momento in poi il diritto di indagare. Non vogliamo pensare male, ma vogliamo far sapere a Casellati che il Pd andrà in fondo con tutti i mezzi possibili perché l’Italia sia tutelata”.


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